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Carenza medicinali. Una guida di Ema per pazienti e operatori: “Non chiedere mai più farmaci di quelli necessari e predisporre linee guida per le preparazioni in farmacia”

22 luglio - La carenza di medicinali, scrive Ema, si è aggravata in tutti i Paesi UE anche a causa della pandemia Covid e può avere un impatto significativo sulla cura del paziente causando il razionamento dei farmaci e il ritardo dei trattamenti critici. A causa della carenza di medicinali, i pazienti potrebbero dover utilizzare alternative meno efficaci e potrebbero rischiare di usare i farmaci in modo errato. LA GUIDA

 

La carenza di medicinali e la ridotta disponibilità di medicinali rappresentano un problema crescente nell’UE e nel mondo ed è stato amplificato dalla pandemia di COVID-19. Da qui la decisione di Ema di realizzare una guida per pazienti e operatori sanitari con esempi di buone pratiche utili a prevenire e fronteggiare la gestione della carenza di medicinali per uso umano.

La carenza di medicinali, scrive Ema, può avere un impatto significativo sulla cura del paziente causando il razionamento dei farmaci e il ritardo dei trattamenti critici. A causa della carenza di medicinali, i pazienti potrebbero dover utilizzare alternative meno efficaci e potrebbero rischiare di usare i farmaci in modo errato.

Le cause delle carenze, spiega ancora Ema, possono includere problemi di produzione che portano a ritardi o interruzioni nella produzione, carenza di materie prime, aumento della domanda di medicinali, problemi di distribuzione, interruzioni del lavoro e disastri naturali.

I pazienti e gli operatori sanitari sono gli attori principali alla fine della filiera, tuttavia le loro attività di prevenzione delle carenze si limitano solitamente alla gestione della domanda di medicinali a rischio di penuria. La guida dell’Ema mette in fila proprio le misure che aiutano a migliorare la preparazione, la pianificazione e l’uso razionato per i medicinali che scarseggiano o che dovrebbero esserlo nel prossimo futuro.

Alcune delle raccomandazioni chiave incluse nella guida dell’Ema si applicano solo alle organizzazioni dei pazienti, alcune solo alle organizzazioni degli operatori sanitari e alcune a entrambe.

Ad esempio, entrambi i tipi di organizzazioni sono incoraggiati a:

  • sviluppare osservatori in collaborazione con le autorità nazionali per raccogliere e analizzare le informazioni dei pazienti e degli operatori sanitari sulle carenze e sui loro segnali precoci;
  • collaborare con le autorità nazionali su criteri e modalità per sviluppare registri dei medicinali essenziali e critici;
  • organizzare campagne in tutta l’UE per sensibilizzare sulle carenze, dove trovare informazioni sulle carenze in corso, sui rischi di stoccaggio e sull’uso sicuro di medicinali alternativi.

Mentre ai pazienti è raccomandato ad esempio di non chiedere al proprio medico e al farmacista più farmaci di quelli necessari e di informarsi sempre sulle eventuali alternative disponibili in caso di carenza del proprio abituale medicinale.

Un paragrafo specifico è dedicato alle preparazioni in farmacia per le quali si raccomanda di predisporre per tempo apposite linee guida laddove siano indisponibili particolari farmaci con i loro equivalenti.

Le raccomandazioni chiave sono state preparate sulla base delle consultazioni con le organizzazioni dei Paesi membri afferenti al Gruppo di lavoro dei pazienti e dei consumatori dell’Ema (PCWP) e del Gruppo di lavoro degli operatori sanitari (HCPWP) e si basano su pratiche e iniziative esistenti nei singoli Stati membri dell’UE in cui le raccomandazioni sono state attuate a livello di singolo di Paese e alcune delle quali sono descritte nell’allegato della guida.

 

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