Covid. Magrini (Aifa): “Al momento no a quarta dose per tutti, ma in estate si valuterà se farla in autunno agli over 50”
25 febbraio - In un’intervista a Repubblica il direttore generale dell’Agenzia del farmaco fa il punto sulle vaccinazioni: “Al momento le tre dosi stanno tenendo molto bene anche fra gli anziani. Per quanto riguarda l'inverno si valuterà in estate se fare un richiamo per tutti o solo sopra una certa età, che potrebbe essere 50 o 60 anni. Dipenderà dalla circolazione del virus in autunno, dall'eventuale arrivo di nuove varianti, dalla protezione che i vaccini già fatti continueranno a offrire”.
Per ora niente quarta dose per tutta la popolazione ma per il prossimo autunno non è escluso un nuovo richiamo per gli over 50. A tracciare la rotta è il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini che in un’intervista a Repubblica fa anche il punto sui nuovi vaccini in arrivo a partire dal neo arrivato Novavax.
“In Italia è disponibile al momento con un milione di dosi. A breve ne arriveranno altri due. Speriamo che convinca gli scettici che hanno guardato con poca simpatia ai vaccini a Rna” auspica Magrini che sulla quarta dose precisa: “Al momento no. La pandemia sta recedendo, i vaccini continuano a dare un'ottima protezione. Mi sembra prematuro parlare di una nuova campagna per tutta la popolazione. Sta invece partendo in questi giorni il richiamo booster per gli immunodepressi, che non hanno risposto alle tre dosi. Sono malati oncologici, persone con leucemie o sottoposte a forti cure immunosoppressive. Il loro sistema immunitario ha una bassa capacità di rispondere ai vaccini, per questo abbiamo autorizzato il booster”.
Ma non è escluso che il prossimo autunno possa essere proposto un nuovo richiamo per gli over 50: “Al momento le tre dosi stanno tenendo molto bene anche fra gli anziani. Per quanto riguarda l'inverno, quando verosimilmente il virus riprenderà a circolare, si valuterà in estate se fare un richiamo per tutti o solo sopra una certa età, che potrebbe essere 50 o 60 anni. Dipenderà dalla circolazione del virus in autunno, dall'eventuale arrivo di nuove varianti, dalla protezione che i vaccini già fatti continueranno a offrire”.
A breve l’Ema dovrebbe dare il via libera anche al vaccino di Moderna per la fascia 5-11 anni. “In quella fascia d'età – spiega - le vaccinazioni sono al 40%. Un altro 15-20% si è contagiato. Anche i bambini hanno ormai un buon livello di copertura. Per quanto riguarda Moderna, non dobbiamo guardare solo all'hic et nunc. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, se ci saranno problemi nella produzione o nella distribuzione. È buona norma muoversi su due piani: la risposta immediata e la preparazione per il futuro. Quindi ben venga Moderna, che negli adulti ha mostrato dati molto convincenti, sia per efficacia che per durata”.
Magrini tocca poi anche l’argomento Novavax: “Ha un'efficacia molto elevata, analoga a quella dei vaccini a Rna, nell'ordine del 90%. È stato sperimentato in diversi studi di ampie dimensioni, in varie parti del mondo, e confrontato con il placebo. Gli studi clinici sono stati effettuati prima di Omicron ed è ipotizzabile che con la nuova variante l'efficacia si riduca un po', ma parliamo sempre di un altro vaccino molto efficace e sicuro. Al momento verrà usato solo per il ciclo primario, cioè per la prima e la seconda dose, poi considereremo se estenderlo alle dosi booster dopo 4 mesi”.
E su nuovi vaccini testati appositamente contro Omicron rimarca come “la decisione spetta non solo alle aziende, ma anche alla comunità scientifica, a Oms e agenzie regolatorie. Da parte nostra, credo che dovremmo intensificare il più adatto per la situazione che si confronto con le industrie, unendoci presenterà in autunno”.