Obesità nelle donne correlata anche ad inquinamento aria
21 ottobre - Una ricerca pubblicata da Diabetes Care fa luce sul rapporto tra agenti inquinanti – come elevati livelli di particolato, diossido di azoto e ozono - e obesità nelle donne. I dati arrivano da un campione di 1.654 donne di diversa nazionalità comprese nello Study of Women’s Health Across the Nation.
Oltre a una dieta non salutare, anche l’inquinamento dell’aria giocherebbe un ruolo nell’obesità. È quanto osserva una ricerca pubblicata su Diabetes Care da un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan coordinato da Xin Wang.
Secondo questa ricerca le donne di 40-50 anni esposte ad agenti inquinanti per lungo tempo, soprattutto elevati livelli di particolato, diossido di azoto e ozono, andrebbero incontro a un aumento di peso corporeo e delle misure di composizione del corpo.
I dati arrivano da un campione di 1.654 donne di diversa nazionalità comprese nello Study of Women’s Health Across the Nation. Le donne, la cui età al baseline era di 50 anni, sono state seguite tra il 2000 e il 2008 e l’esposizione annuale a inquinanti ambientali è stata valutata sulla base dell’indirizzo di residenza.
Dai risultati è emerso che l’esposizione ad agenti inquinanti ambientali è collegabile a una più alta quantità di grasso corporeo, a una più alta percentuale di grasso corporeo e a una minore massa magra.
Il team ha anche esplorato l’interazione tra inquinanti dell’aria e attività fisica sulla composizione corporea, evidenziando che elevati livelli di esercizio fisico, calcolati in base a frequenza e durata dell’attività, aiutano a ridurre questi effetti dell’inquinamento dell’aria.
Fonte: Diabetes Care 2022