6 ottobre - Nel documento, l’Associazione Italiana di Ostetricia chiarisce quali sono gli ambiti di competenza della professione rispetto alla cura del pavimento pelvico e all’utilizzo di ausili ed elettromedicali. IL DOCUMENTO

Chiarire la competenza dell’Ostetrica/o in tema di pavimento pelvico e utilizzo di ausili ed elettromedicali.

Questo l’obiettivo della position paper dell’Associazione Italiana di Ostetricia (Aio).

“Sin dal 2015 – ha dichiarato Antonella Marchi, Presidente Aio – l’Associazione italiana di ostetricia ha inteso valorizzare e potenziare il percorso assistenziale delle Ostetriche in ambito uro-ginecologico e colon-proctologico femminile, istituendo un gruppo di studio al suo interno: Gruppo Ostetriche Italiane Pavimento Pelvico (Goipp). In seguito ha prodotto ‘Raccomandazioni per la prevenzione, la cura ed il trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico femminile’, uno strumento di Midwifery best practice per le ostetriche, immediatamente applicabile alle attività professionali. Per ovviare ai numerosi dubbi e chiarire una volta per tutte quali siano le competenze assistenziali Ostetriche ed il campo di attività cliniche rispetto alla cura del pavimento pelvico, sulla base del diritto sanitario e dei fondamenti inerenti il Decreto Ministeriale istitutivo del Profilo Professionale, il Codice Deontologico, l’Ordinamento didattico universitario e della formazione post base delle ostetriche, possiamo quindi affermare che l’ostetrica/o ha competenze in tale ambito professionale”.

L’ostetrica/o, si legge nella position paper, svolge attività clinica preventiva, in quanto: fornisce informazioni ed educazione sanitaria per correggere comportamenti scorretti e per il mantenimento della salute pelvi-perineale; migliora la consapevolezza di questa parte del corpo femminile e incoraggia a praticare esercizi muscolari per tutta la vita “poiché gli studi scientifici indicano che è il modo più efficace per prevenire le disfunzioni del pavimento pelvico”.

Non solo, sottolinea l‘Aio è competente a svolgere attività clinica rieducativa, in quanto fornisce informazioni ed educazione sanitaria per il recupero della salute del pavimento pelvico; ed anche attività clinica terapeutica e riabilitativa: partecipa alle procedure diagnostico-terapeutiche che riguardano il percorso di salute e sulla base di una diagnosi effettuata dal medico, attua programmi di cura e riabilitazione del pavimento pelvico.