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Pma. Il Piemonte alza il limite dell’età a 46 anni

1 marzo 2019 - L’annuncio dell’assessore alla salute Saitta che spiega: “Credo sia corretto che su questi temi si proceda in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, ho sollecitato più volte il Governo e, in assenza di riscontri da parte del Ministero, come Giunta regionale anticiperemo l’erogazione delle prestazioni di Pma, come è già stato fatto in altre regioni”. 

“Il Piemonte innalzerà a 46 anni d’età il limite per l’accesso alla Procreazione medicalmente assistita, come per altro è previsto dai nuovi Lea non ancora applicati dal Governo”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta a proposito dell’accesso alle prestazioni di fecondazione assistita nelle strutture pubbliche della regione, il cui limite è attualmente fissato a 43 anni.
 
Saitta ha spiegato che “anche in qualità di coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni credo sia corretto che su questi temi si proceda in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, ho sollecitato più volte il Governo ad adottare un decreto sulle tariffe massime delle prestazioni specialistiche, che consentirà la piena entrata in vigore dei nuovi Lea in tutto il territorio nazionale”.
 
“In assenza di riscontri da parte del Ministero – ha quindi detto l’assessore – come Giunta regionale anticiperemo l’erogazione delle prestazioni di Pma, come è già stato fatto in altre regioni, in particolare in Emilia Romagna”.

 

 

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