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Covid. Ricciardi: “Da febbraio annullati oltre 1 milione di screening oncologici”. E sulle ‘aree rosse’: “Serviranno almeno 30-45 giorni per appiattire la curva”

7 novembre 2020 - E sui 21 indicatori presi in considerazione per calcolare l'indice di rischio delle diverse Regioni spiega: "Sono 4-5 quelli davvero importanti: l'Indice di contagio (Rt) che ci spiega quanto l'epidemia sta accelerando, il numero assoluto, la percentuale di positivi in rapporto alla popolazione e poi le ultime riguardano i servizi sanitari, ossia quante persone arrivano in pronto soccorso, quante vengono ricoverate e quante sono in terapia intensiva". Così il consigliere di Speranza a Rai Radio 1.

"La situazione degli ospedali è drammatica in tutta Italia, in alcune Regioni la definirei tragica". E sulle polemiche sollevate da diversi presidente di Regioni sulle chiusure: "I numeri sono talmente chiari che fatico a comprendere queste polemiche". Mentre una delle prossime strette potrebbe riguardare l'area metropolitana di Napoli.
 
Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo venerdì scorso a Rai Radio 1.
 
La situazione attuale vede un "Rt nazionale di circa 1,3 ma in alcune Regioni è vicino o superiore a 2. Questo significa che l'epidemia è in piena esplosione". Provando poi a chiarire i criteri presi in considerazione per decidere le chiusure di alcune Regioni, Ricciardi spiega: "Sui 21 parametri utilizzanti per calcolare l'indice di rischio su ogni territorio, sono 4-5 quelli davvero importanti: l'Indice di contagio (Rt) che ci spiega quanto l'epidemia sta accelerando, il numero assoluto, la percentuale di positivi in rapporto alla popolazione e poi le ultime rigurdano i servizi sanitari, ossia quante persone arrivano in pronto soccorso, quante vengono ricoverate e quante sono in terapia intensiva".
 
E a proposito di struttire sanitarie, "la situazione degli ospedali è drammatica in tutta Italia, in alcune Regioni la definirei tragica - chiarisce -. Non riusciamo più a ricoverare i pazienti. Quelli che arrivano in ospedale sono nuovamente i gravi e gravissimi, molti devono rimanere a casa. Non sono però tanto le terapie intensive, quanto i posti letto normali che si stanno saturando, così come i pronto soccorso. In questo momento non riusciamo a curare i pazienti con altre patologie o li curariamo male. Il sistema così va al collasso".
 
"Da febbraio abbiamo dovuto annullare 1.300.000 screening oncologici. Alcune di queste persone che non sono state controllate potranno sviluppare una patologia oncologica. Questo è un prezzo altissimo che rischiamo di pagare", ammonisce Ricciardi.
 
Tornando alla classificazione di rischio, "l'area gialla - chiarisce - è da considerarsi in ogni caso una situazione di pericolo perché può peggiorare da un momento all'altro. Facciamo l'esempio di Napoli che si trova all'interno di una regione 'gialla', la Campania. L'area metropolitana di Napoli è già un'area a rischio che, a mio giudizio, andava chiusa già settimane fa. Non capisco la polemica di alcuni governatori che parlano di dati ormai 'datati' dal momento che i dati di oggi sono tutti peggiorati".
 
"Quando si politicizza una pandemia siamo veramente nei guai, noi dobbiamo lavorare tutti insieme. I numeri sono talmente chiari che fatico a comprendere queste polemiche". E sull'ipotesi di una possibile falsificazione dei dati inviati dalle Regioni per evitare chiusure: "Non credo alla falsificazione dei dati da parte delle Regioni. Oltre che un atto illegale sarebbe un attentato alla salute dei loro cittadini. È un'ipotesi che non voglio neanche prendere in considerazione". 
 
Sulle 'aree rosse', spiega: "I 15 giorni previsti al momento per le aree rosse sono insufficienti per appiattire ed invertire la curva. Dobbiamo valutare di settimana in settimana, ma la mia previsione è che la chiusura perduri almeno un mese, un mese e mezzo circa". 

 

 

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