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Moderata attività fisica in gravidanza non aumenta rischio di parto cesareo

Fare una leggera attività fisica per migliorare resistenza e tonicità durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza non altera in alcun modo la dilatazione media, l'espulsione e il momento della nascita né aumenta il rischio di ricorrere a un parto cesareo.
Lo affermano i ricercatori della Universidad Politécnica de Madrid, in Spagna, dopo aver osservato che nelle donne incinte i benefici apportati da un costante esercizio fisico non sono accompagnati da ripercussioni negative al momento del parto.
Lo studio grazie al quale gli esperti sono giunti a questa conclusione prevedeva che un gruppo di donne sedentarie partecipasse durante la gravidanza a 3 sedute settimanali di attività fisica da 35 minuti ciascuna per 26 settimane consecutive, mentre un altro gruppo di donne mantenesse la propria vita sedentaria.
La percentuale di parti naturali, strumentali e cesarei nel gruppo di donne sedentarie è stata rispettivamente del 71.4%, 12.9% e 15.7%, mentre nel gruppo di donne sottoposte all'allenamento costante è stata rispettivamente del 70.8%, 13.9% e 15.3%. Anche la quantità di nascite pretermine è stata simile nei due gruppi: due fra le donne allenate e tre fra le donne sedentarie.
Lo studio conferma quindi che non esistono controindicazioni a una costante attività fisica durante la gravidanza, a patto che sia non troppo faticosa e che sia effettuata dietro approvazione del medico

Fonte: American Journal of Obstetrics and Gynecology 2009; Advance online publication

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